GIANLUCA VIALLI E SINISA MIHAJLOVIC

Due atleti, due persone diverse, ma accomunate da una cosa. il calcio e la sampdoria. Entrambi hanno fatto parte, del mondo del calcio, accomunati anche dalla malattia, portata agli albori della cronaca da loro stessi, con grande dignità ed umanità. Sinisa Mihajlovic, è scomparso per la leucemia di cui soffriva e che negli ultimi tempi aveva aggravato le sue condizioni di salute. La sua ultima uscita pubblica a Roma, dove era ricoverato, per recarsi alla Libreria “il Libraccio” per omaggiare Zeman, con la sua presenza nonostante la malattia. Sinisa Mihajlovic, lascia un ottimo ricordo nel mondo del calcio soprattutto tra i tifosi della Lazio, che lo hanno omaggiato con cori da stadio e fumogeni bianco celesti, all’uscita del feretro dopo i funerali. gianluca vialli, invece, era affetto da tumore al pancreas, e nonostante la sua malattia, intervento e cure molto pesanti, alla chiamata della nazionale non ha rinunciato, con il ruolo di capo delegazione al fianco del suo amico – collega, Roberto Mancini, che lo ha fortemente voluto con se, insieme anche ad Attilio Lombardo. Vialli, a metà dicembre lascia il suo incarico, per continuare a curarsi nella sua Londra, dove orami si era trasferito da anni, da quando indosso la maglia del Chelsea, di cui fu anche allenatore. vialli, ha anche scritto un libro sulla sua esperienza, ed era altamente consapevole che non “sarebbe morto di vecchiaia” come afferma in un’intervista pubblicata da aLessandro Cattelan. Il suo ultimo messaggio vocale è stato per Marino Bartoletti, suo amico da anni, che il giornalista ha pubblicato sul suo profilo instagram. In tutti gli stadi, fino alla terza categoria, alla ripresa dei campionati è stato riservato un minuto di silenzio per omaggiare questi due grandissimi atleti, campioni di umanità e di sportività. Ha fatto scalpore, la consgna simbolica da parte dei giocatori della nazionale che militano nel Napoli al Marassi, di due mazzi di fiori per i due ex giocatori scomparsi, sotto lo scrosciante applauso dello stadio genovese., mentre a Torino, una commovente lettera di Saluta di Gainluca Pessotto, ha emozionato i presenti, consegnando uno “spaccato” di vialli meno conosciuto. Alle sue esquie svoltesi a Londra, erano presenti pochi amici e familiari, perchè per vialli la riservatezza, la discrezione era alla base del rispetto e delll’amicizia.A precedere i due campioni italiani, un altro grandissimo atleta, Pelè che è scomparso il 25 dicembre scorso, lasciando un grandissimo vuoto nel mondo del calcio, con tre mondiali vinti e circa 1250 goals in carriera.

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