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La verità sul teatro comunale ‘Umberto Giordano’ di Foggia
Attualità
La verità sul teatro comunale ‘Umberto Giordano’ di Foggia
12/09/2013
La verità sul teatro comunale ‘Umberto Giordano’

Dopo una complessa fase di serrato e proficuo confronto con il Comando dei Vigili del Fuoco, sono state definitivamente individuate ed approvate da quest'ultimo le misure di sicurezza antincendio per il Teatro Umberto Giordano: l’esecuzione delle opere consentirà al Teatro Giordano di ottenere l’attesa agibilità in pochi mesi.
Preliminarmente si ritiene doveroso precisare che la preziosa collaborazione resa dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco è stata determinante per portare a soluzione una situazione molto complessa ed intricata, che più volte ho avuto modo di definire un vero rompicapo e che, per il rispetto dei principi di trasparenza e di corretta informazione ai cittadini, si ritiene opportuno illustrare per linee generali.

MANCANZA DELLE DICHIARAZIONI DI CONFORMITÀ E DELLE CERTIFICAZIONI
Le opere eseguite erano prive delle dichiarazioni di conformità previste per legge.
In merito ci si é dovuti subito porre un problema di natura amministrativa, e cioè chi avrebbe dovuto procedere al rilascio di dette dichiarazioni: l’impresa appaltatrice o il subappaltatore che di fatto aveva eseguito i lavori, sebbene privo della prescritta autorizzazione (circostanza oggetto di uno specifico esposto all'autorità giudiziaria).
A seguito dei dovuti approfondimenti, giuridici e amministrativi, si addiveniva alla conclusione che a rilasciare le stesse non poteva che essere l’impresa subappaltatrice, in quanto effettiva realizzatrice dei lavori in questione.
Per l’effetto, l’Amministrazione ha preso contatti direttamente con il subappaltatore a cui sono state richieste le certificazioni suddette, sebbene quest’ultimo non avesse alcun obbligo contrattuale formale nei confronti della stazione appaltante.
Si é inoltre riscontrato che molti dei materiali posti in opera non erano provvisti delle relative certificazioni. Si segnala che al momento l'impresa non ha ancora provveduto alle consegna delle certificazioni delle porte di accesso ai palchi, tra l'altro sprovviste delle targhette di identificazione.

CABINA ELETTRICA
A seguito delle opere eseguite, risulta necessario che il teatro disponga di una potenza elettrica di circa 200kw, che l'ENEL non è in grado di fornire se non realizzando un'apposita cabina di trasformazione mt/bt.
Inspiegabilmente non si era proceduto in tale direzione.
È stato pertanto necessario concordare con l'ENEL le procedure necessarie per la realizzazione della nuova cabina di trasformazione, tuttora in corso.

CONTENZIOSO CON L'APPALTATORE ED INDAGINE PENALE
L'appalto é stato caratterizzato da un'aspra conflittualità, tuttora in corso, tra stazione appaltante ed appaltatore, che ha portato di recente alla rescissione contrattuale (in danno dell'impresa esecutrice per gravi inadempienze) disposta dalla stazione appaltante con apposita determinazione dirigenziale.
A seguito della risoluzione é stata richiesta l'escussione della polizza fideiussoria a garanzia del rispetto degli obblighi contrattuali, rilasciata dall'impresa in sede di stipula del contratto d'appalto. Di contro l'appaltatore ha adito le vie legali chiedendo un accertamento tecnico preventivo, accordatogli dal Tribunale, per il riconoscimento dell'importo di ulteriori 733.000 euro, oltre quello contrattuale, che la direzione lavori ha ritenuto non spettasse.
Contestualmente é in corso un'indagine penale da parte della Procura della Repubblica per il reato di subappalto abusivo e per altri reati ipotizzati dalla stessa procura. Questo stato di cose, ci si riferisce in particolare al contenzioso di natura civilistica, ha ovviamente inciso in modo determinante sulla possibilità di risolvere rapidamente ed in modo bonario le numerose criticità ostative alla riapertura del teatro.

OPERE ESEGUITE IN DIFFORMITÀ DELLE PRESCRIZIONI CONTRATTUALI, DELLE NORME IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI E DEL PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI APPROVATO DAI VVF NEL 2006
L’impresa esecutrice, contravvenendo agli obblighi contrattuali, ha provveduto alla realizzazione di un impianto di spegnimento incendio del tipo water mist, che, limitatamente alla zona palcoscenico, è mancante delle omologazioni conseguenti alle “prove d'incendio su scala reale” prescritte dalla legge.
Impossibilitati ad ottenere queste omologazioni, si é preliminarmente valutata l’ipotesi di sostituire l'impianto esistente con altro del tipo sprinkler, ma la necessità di dotare il nuovo impianto di un ampia riserva idrica di 100 metri cubi, che in nessun modo poteva essere allocata all’interno del teatro o nelle immediate vicinanze, ha costretto a seguire la strada del cosiddetto “approccio ingegneristico”, con cui è stato possibile dimostrare, grazie a complesse calcolazioni, che una “duplicazione” dell’impianto water mist nell’area palcoscenico avrebbe consentito il raggiungimento delle necessarie misure di sicurezza.
Sono state inoltre riscontrate alcune difformità tra lo stato di fatto ed il progetto autorizzato all'epoca dal Comando VVF, tra cui: la larghezza delle vie di uscita e la resistenza al fuoco di alcuni elementi strutturali (entrambi con valori inferiori ai minimi di legge), la presenza di gradini non a norma lungo le vie di esodo (provviste di un'illuminazione di sicurezza non a norma), l’esecuzione in difformità a quanto previsto contrattualmente dell'impianto di spegnimento incendi al di sopra della cupola della platea, la mancata realizzazione di una compartimentazione antincendio al di sopra della sala Fedora ed altre opere minori.
Talune di dette difformità erano già state contestate dai VVF nel corso delle riunioni della Commissione Comunale di Vigilanza.
Quanto sopra ha richiesto un lungo e complesso approfondimento dal punto di vista squisitamente ingegneristico, finalizzato a valutare le possibili soluzioni progettuali che, contestualmente, fossero rispettose della normativa in materia di sicurezza, a basso impatto anche sotto l'aspetto economico e, soprattutto, compatibili con le opere già eseguite e con il decoro di una struttura monumentale. Le suddette soluzioni sono state condivise dal Comando VVF, che in data 10.09.2013 le ha approvate.
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