Politica Gianni Pitta capogruppo e Antonio Marino vice per provare a sedare i malumori del PDL di Lucera 01/09/2012
Alle ore 8.49 di questa mattina, nella mail box della nostra redazione, è pervenuta una nota vergata da Gianni Pitta, consigliere comunale e presidente della Sesta Commissione Consiliare Permanente ai Servizi Sociali e alle Politiche Giovanili, da oggi ufficialmente neo capogruppo del PdL in cui è stato eletto alle Comunali del 6 e 7 giugno 2009.
Accanto a Pitta, in veste di vice capogruppo, agirà il consigliere Antonio Marino. “Il gruppo consiliare del Popolo della Libertà ha, all’unanimità, incaricato quale suo capogruppo in Consiglio Comunale il dottor Gianni Pitta e quale suo vice capogruppo l’architetto Antonio Marino”, recita la comunicazione a cui si è dato cenno.
Per Pitta, da tempo indicato come il portavoce dei pidiellini a palazzo Mozzagrugno, si tratta di un’investitura annunciata che fa seguito alle dimissioni dall’incarico di responsabilità venute, tempo prima, da Michele Barisciani, alle dichiarazioni di indipendenza dei consiglieri Giuseppe Di Sabato, Carlo Trommacco e all’addio di Michele Cedola.
Per l’imprenditore Pitta e il professionista Marino il primo impegno da cogliere sarà quello di recuperare le posizioni aventiniane di almeno quattro consiglieri comunali. Uno di loro vive una situazione da separato in casa, un altro a fine luglio ha spedito una missiva al Sindaco, ai vertici locali e provinciali del movimento berlusconiano. Quindi nella seduta di seconda convocazione, sulle aree bianche del 22 agosto, per la prima volta e dopo una presenza costante e continua, non era in aula.
Non mancano, poi, altri due consiglieri che starebbero meditando una fuoriuscita dal ‘Pidielle’ e dalla maggioranza governativa se non dovessero esservi cambiamenti alla gestione amministrativa in atto. Un quadretto non proprio idilliaco che, due persone moderate e piuttosto esperte del quadro politico lucerino quali Pitta e Marino sono, dovranno dipanare con il Consiglio Comunale del 5 settembre ormai alle viste, ancora una volta, sull’urbanistica. Non sarà affatto semplice.