Politica Assessore Domenico Farina risponde al consigliere regionale Tarquinio 13/02/2013
A seguito delle affermazioni del consigliere regionale del Popolo della libertà e candidato al Senato, Lucio Tarquinio, l’assessore provinciale e candidato al Senato nella lista “Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale”, Domenico Farina, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Ho letto con grande stupore le dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale Lucio Tarquinio con riferimento al bilancio dell’attività amministrativa della Giunta provinciale. Trovo ingenerose le critiche rivolte ad un’amministrazione in cui il partito al quale Tarquinio è iscritto è stato maggioranza relativa. Se di fallimento trattasi, e io ho evidentemente un’opinione diversa in merito, è un fallimento che riguarda anche Tarquinio ed il Popolo della libertà. Comprendo che la foga della propaganda elettorale a volte possa indurre a commettere degli errori. Però da un politico navigato, che ricopre incarichi istituzionali ormai ininterrottamente da decenni, mi sarei aspettato un po’ più di onestà intellettuale. L’amministrazione provinciale poteva fare di più? Sicuramente sì. Ma Tarquinio è davvero così sicuro che l’ostacolo al raggiungimento di questo obiettivo sia stato lo scarso dialogo del presidente Pepe con il partito e non piuttosto l’azione di interdizione e di condizionamento esercitata costantemente dal suo partito non sul fronte delle idee e dei progetti ma su quello propriamente gestionale? E Tarquinio è davvero così certo di doversi quasi vergognare dell’amministrazione Pepe? Prima di lanciarsi in un’affermazione che considero impegnativa forse il consigliere regionale dovrebbe guardare ai problemi, agli scandali e al calante consenso popolare di molte delle amministrazioni comunali a guida Pdl in Capitanata. Se avesse la pazienza di fare questo lavoro probabilmente il candidato al Senato ringrazierebbe il presidente Pepe e i suoi assessori per quanto fatto in questi anni, sul piano amministrativo e su quello dell’immagine che hanno conferito al Popolo della libertà. Per quello che mi riguarda non è un mistero che sia candidato come lui al Senato in queste elezioni politiche. Siamo in due partiti diversi, poiché non mi riconoscevo più in quello che il Pdl era diventato e nelle logiche “monarchiche” con cui era guidato e governato. Ho scelto di aderire a “Fratelli d’Italia”, un partito di centrodestra che si può votare a testa alta, senza doversi turare il naso, in cui la partecipazione e il merito sono valori e non fattori da mortificare e calpestare. Ma siamo comunque alleati, cosa che Tarquinio dimentica. Ad ogni modo trovo bizzarra la richiesta di autosospensione che Tarquinio mi rivolge, giacché il Pdl in genere chiede l’autosopensione per gli indagati e per i condannati e non per coloro i quali lavorano con impegno, onestà e passione per il territorio. Nella mia esperienza non ho mai utilizzato una posizione istituzionale per fini personali né per costruire una carriera. Probabilmente Tarquinio fa fatica a pensare che esista qualcuno che fa politica in un modo diverso. Se per il consigliere regionale del Pdl è anomalo che io sia contemporaneamente candidato alle elezioni politiche ed assessore provinciale immagino che chiederà le dimissioni anche per i tanti sindaci che sono candidati nel suo partito. Ricordo a Tarquinio che il Pdl, pur di candidare un sindaco, evidentemente per sfruttarne il ruolo a fini elettorali, stava addirittura rischiando in maniera goffa lo scioglimento del consiglio comunale di San Giovanni Rotondo. Per il resto considero materia da bassa propaganda politica le accuse che mi vengono rivolte. Sono convinto di aver lavorato bene, con trasparenza e nel solo interesse della Capitanata. Non so se Tarquinio possa dire di aver fatto lo stesso nella sua ultradecennale carriera politica, che con la sua candidatura al Senato intende evidentemente proseguire piuttosto che fare un passo indietro favorendo un ricambio della classe dirigente. Ad ogni buon conto sono disponibile a fare con lui, quando e dove vuole, un confronto pubblico su questi temi”.
