Politica Orta Nova: Moscarella accusa il Sindaco Calvio di non aver mai risposto 02/08/2012
“Come nella migliore tradizione della sinistra, i campioni delle chiacchiere in materia di democrazia, trasparenza e partecipazione alla prova dei fatti si rivelano i soliti venditori di fumo. Tutta la storia della sinistra politica ce lo ha insegnato, ed il sindaco Calvio, degna erede di quel mondo, non perde occasione per confermarlo”. È l’accusa lanciata da Giuseppe Moscarella, leader dell’opposizione in consiglio comunale ad Ortanova, nei confronti del primo cittadino.
“Il sindaco Calvio è riuscita addirittura a segnare un non facile primato. Dal momento del suo insediamento non ha mai risposto ad una sola delle numerose interrogazioni che la minoranza le ha rivolto circa l’andamento della sua amministrazione – accusa Moscarella –. Siamo stati addirittura costretti a rivolgerci al Prefetto affinché fossero ripristinate le più elementari forme di agibilità democratica, che all’interno di una istituzione non possono in alcun modo essere un optional. Il primo cittadino non può governare la città come se si trattasse di un “affare privato”, senza sentire il dovere di rendere conto del suo operato in un modo che non sia quello della becera e demagogica propaganda”.
“Quello che poniamo – evidenzia ancora Moscarella – non è un problema di ordine procedurale né un capriccio. Ogni democrazia per poter funzionare correttamente ha bisogno di un rapporto leale e trasparente tra maggioranza e opposizione, in cui vi siano rispetto e legittimazione reciproci. Mi rendo conto che questi principi non appartengono a chi è cresciuto e si è abbeverato alla fonte della tradizione comunista, una tradizione in cui il rispetto per l’avversario e la democrazia sono sempre stati sconosciuti”.
“Al sindaco Calvio torniamo a chiedere, con forza e determinazione, rispetto per chi rappresenta, al suo pari, la città e per chi è, come lei, espressione della volontà popolare – conclude Moscarella –. Su questo punto non siamo disposti ad arretrare di un passo, perché noi abbiamo il dovere ed il diritto di porre domande e di ricevere risposte, di conoscere pubblicamente e alla luce del sole l’operato dell’amministrazione comunale. Siamo pronti a porre la questione all’attenzione del nuovo Prefetto, non appena si sarà insediato. Perché la democrazia, checché ne pensi il primo cittadino, non è un insieme di slogan e di chiacchiere usate per prendere in giro i cittadini, ma un insieme di valori e principi che sono fondamentali per governare una comunità”.