Attualità La Civiltà dell’Amore si irradia da Pugnochiuso con il Cireneo, l’Associazione nata dopo la guarigione di Matteo Colella 20/07/2012
“La civiltà dell’Amore, in questi tempi così difficili per i rapporti umani, riparte da qui, dal Progetto Estate Sereni”queste le parole del papà di un ragazzo autistico, che ha vissuto per il sesto anno consecutivo l’esperienza del Campus Estivo a Pugnochiuso nel Villaggio Marcegaglia, Campus fortemente voluto e costruito ben 6 anni fa dalla famiglia di Matteo Colella, il ragazzo guarito per intercessione di padre Pio.
Il Progetto del Cireneo di San Giovanni Rotondo, che il primo anno vide coinvolte solo 15 famiglie è germogliato negli anni, grazie anche alla collaborazione con il gruppo TMA, con l’Associazione l’Amico Speciale, gemmazione del Cireneo e con la Fondazione Oltre il Labirinto e soprattutto grazie all’accoglienza straordinaria del Direttore Responsabile del Gruppo Ulivi del Marcegalia Resort, Pasquale Cannata che ha così commentato: “La collaborazione con le famiglie dei ragazzi diversamente abili, con gli operatori e gli psicologi, è per noi del Gruppo Marcegaglia, una grande lezione di civiltà e un esempio forte di onestà, forza, delicatezza che ha arricchito me come persona e ha dato al Resort un’impronta nuova e straordinaria di accoglienza solidale.”
L’Associazione Il Cireneo, nata per dire grazie della guarigione di Matteo Colella da una gravissima meningite, per intercessione di padre Pio che con questo miracolo è diventato Santo il 16 giugno 2002, opera sul Gargano, a San Giovanni Rotondo, da 11 anni, nell’orgoglio forte dell’appartenenza al Meridione, ma è ormai conosciuta in tutta Italia e ha come obbiettivo la realizzazione di servizi che migliorino la quotidianità dei nuclei familiari costretti a vivere la cronicità e le difficoltà quotidiane di un figlio diversamente abile e l’accoglienza e il supporto per i malati oncologici e delle loro famiglie.
Quest’anno sono 100 le famiglie provenienti da tutt’Italia che partecipano al Campus Estivo che ha la doppia finalità di permettere il riposo alle famiglie dei ragazzi diversamente abili e di realizzare il trattamento riabilitativo in acqua TMA, ideato dallo zio di Matteo Colella psicoterapeuta e da altri 2 psicologi.
Spiega il dottor Giovanni Caputo, uno dei supervisori del progetto: “I bimbi con problemi, per lo più autistici, vengono presi in carico per tutta la giornata, nel rapporto di uno a uno, da operatori supervisionati da Psicoterapeuti che insieme, si preoccupano di somministrare un trattamento relazionale in acqua la T.M.A, di favorire la crescita interpersonale dei ragazzi speciali tra loro e con i pari e di regalare contestualmente pillole di riposo ai genitori. Cerchiamo di essere un porto sicuro per i bambini diversamente abili e di mettere in risalto la bellezza della loro diversità”.
Una mamma, Elisabetta sottolinea: “Torno ogni anno perché trovo una grande famiglia, amicizia, allegria, un amore che va oltre la straordinaria professionalità dei tecnici e che penso venga dall’alto. Qui lascio le mie preoccupazioni e respiro serenità, perché tutto il progetto è animato da un grande cuore che batte, si per la grande competenza di psicologi e operatori, ma anche per la presenza di Qualcuno che da lassù ha dato il via a questa avventura, tanti anni fa, padre Pio. La sua presenza si sente nella forza dei rapporti umani che ogni anno si costruiscono tra le famiglie e gli operatori, nell’affettività che anima tutti!”
Tra gli operatori anche Matteo Colella, ormai ventenne e anche lui orientato a diventare psicologo, che oggi dice grazie per la sua straordinaria e miracolosa guarigione, in modo attivo, avvicinandosi con delicatezza e amore alla complessa realtà dei problemi relazionali e trasferendo il grande dono ricevuto nell’amore per i ragazzi che segue.
