Calcio L’U.S. Foggia nella morsa dei debiti. Nessuno vuole la squadra che ora rischia davvero la scomparsa 30/06/2012
L’U.S. Foggia nella morsa dei debiti. Nessuno vuole la squadra che ora rischia davvero la scomparsa.
Iniziato davvero il count down per il Foggia ? Probabilmente si, vista l’indifferenza che sembra circondare il club rossonero, strozzato nella morsa di una debitoria che nessuno può o vuole accollarsi. Agonia lenta, quella del sodalizio di viale Ofanto, iniziata qualche mese fa, allorchè patròn Casillo, spiazzato dall’abbandono di Zeman, attratto da piazze più remunerative e con programmi più ambiziosi , si è trovato a corto di liquidità (e credibilità). Finito nel mirino della contestazione , don Pasquale ha reagito a suo modo, facendo terra bruciata attorno a sé, con dichiarazioni vulcaniche e comunicati stampa vari, che gli hanno messo contro un’intera città. E se i tifosi hanno reagito civilmente con cori, cortei e striscioni che invitavano l’ex re del grano all’abbandono, ben più pesante e significativa è stata la “risposta silenziosa” degli imprenditori locali, sordi ad ogni appello di aiuto a favore dell’U.S. Foggia, compresi i tentativi del sindaco Mongelli di pilotare un cambio di proprietà del sodalizio dauno, o in alternativa favorire sponsorizzazioni utili a fornire liquidità per le urgenze più impellenti. I giorni, intanto, scorrono impietosi e non si muove foglia. Dopo le tante chiacchiere e le 1000 promesse d’aiuto , non mantenute, di queste ultime settimane, l’ipotesi più credibile rimane quella della cancellazione del calcio cittadino dal mondo professionistico , con conseguente caduta nell’inferno dei dilettanti. Attenzione, poi, a quanti ritengono quest’ultima la soluzione ad ogni male. Debitoria azzerata, è vero, ma occorrerebbero subito almeno 300mila euro per l’iscrizione alla serie D (100mila , invece , per il campionato d’Eccellenza) più tutti gli oneri per mettere in piedi un organico di almeno 22-24 calciatori, staff tecnico e personale da contrattualizzare , senza contare i tempi di una programmazione rispettosa delle aspettative dei tifosi. Denaro fresco, quindi, e pronta cassa. Anche se ci sono squadre come il Salerno Calcio, rinate nel breve volgere di un anno grazie all’ambizioso progetto del Pres. Lotito, ci permettiamo solo di ricordare che compagini blasonate come Messina o Casertana, giusto per fare qualche esempio, pur avendo alle spalle un blasone arricchito da Campionati di serie B ed addirittura di A, si trascinano a fatica ormai da anni nel pianeta del dilettantismo, senza più riuscire a riemergere. Ci sarebbero a Foggia, in caso di fallimento ( facciamo grattatine e scongiuri vari), imprenditori in grado di garantire ai nostri colori un futuro ambizioso ed in grado di farci ritornare quanto meno in ambito professionistico ? Per maggiori informazioni in merito, chiedere al primo cittadino. Meditate gente, meditate…….