Giornata interlocutoria, anzi infruttuosa, quella foggiana per gli alti dirigenti del gruppo Platinum, Umberto Stranieri e Sergio Capogreco, quanto alla trattativa con la famiglia Casillo per comprare l’U.S. Foggia. Ufficialmente, durante la conferenza stampa indetta dalla Platinum per presentare alla cittadinanza la totalità del loro progetto dauno, è stato detto che le parti si sono date una settimana di tempo per acquisire tutti i dati utili ad intavolare una felice trattativa che possa portare alla cessione della Società di viale Ofanto agli industriali spagnoli. Nell’arco di cinque, sei giorni gli uffici amministrativi del Foggia dovranno inviare ai colleghi iberici i bilanci e i libri contabili.
Umberto Stranieri ha ribadito spesso che il gruppo da lui rappresentato, prima di esporsi sia verbalmente con i tifosi sia economicamente con il Foggia, vuole conoscere l’ammontare della debitoria e se e come è stata rateizzata. Ha aggiunto di aver avuto ampie rassicurazioni dal Sindaco, nel loro incontro, sull’inizio e sulla conclusione dei lavori per l’agibilità dello stadio Zaccheria.
Ha concluso dicendo che il loro progetto legato al calcio andrà, comunque, avanti anche in caso di ulteriori ed imprevisti ritardi nell’inizio della trattativa di vendita e, quindi, dell’impossibilità di programmare una prossima vittoria stagione agonistica fin da subito.
Poiché il progetto dovrebbe avere durata triennale non avrebbe senso bloccare il tutto ancora in uno stato fetale. “Occorrerà che si sprigioni energia, monetaria, che faccia prosperare il Foggia.” Così si è espresso Umberto Stranieri sul rilancio dei colori rossoneri. Ovviamente la stessa energia dovrebbe derivare, almeno nei primi anni, dalle industrie che impianteranno sul nostro territorio. Solo in seguito U.S. Foggia potrà diventare autonomo economicamente in larga parte.
Circa questo punto l’alto dirigente della Platinum si è contraddetto poiché in un primo momento ha detto quanto riportato poc’anzi, poi ha affermato che, anche se l’altra parte del progetto, quella legata allo sfruttamento dei rifiuti, non dovesse decollare la trattativa per l’acquisizione del Foggia resterebbe in piedi. La sensazione è che durante la chiacchierata con Pasquale e Gennaro Casillo siano emersi alcuni problemi non impossibili a superarsi ma alquanto fastidiosi. Sergio Capogreco non ha lesinato ai giornalisti, qualche parola su presunte richieste economicamente astronomiche dell’ex re del grano per vendere la Società di viale Ofanto. Che Pasquale Casillo abbia poca volontà di cedere il passo ormai è risaputo. Che abbia enormi difficoltà monetarie è anche di dominio pubblico. Ora, il sospetto è che il gruppo Platinum resterà affacciato alla finestra aspettando che si creino le condizioni migliori per acquistare il Foggia. Magari con la mediazione del Sindaco. E intanto il Foggia precipita verso il baratro.
Ha escluso la possibilità che qualche membro, cioè Gennaro, della famiglia Casillo resti all’interno dell’organigramma dirigenziale societario qualora il Foggia dovesse imparare l’idioma spagnolo. Perché altri sei imprenditori locali dovrebbero collaborare con il gruppo Platinum per il rilancio dei rossoneri. Industriali che non gradirebbero assolutamente la presenza di nessuno della vecchia dirigenza in Società. Questi uomini d’affari indigeni non sarebbero mai stati né legati al calcio né ad esso vicini, a detta di Umberto Stranieri.
Flora Bozza