Politica De Leonardis: riaprire Sfir per calmierare prezzo zucchero e rilanciare occupazione 18/02/2012
De Leonardis: riaprire Sfir per calmierare prezzo zucchero e rilanciare occupazione
“La chiusura dello stabilimento Sfir a Borgo Incoronata, decretata nel 2005, ha rappresentato un durissimo colpo non solo per il comparto bieticolo, per l’occupazione – rilevante indotto compreso - e per l’economia del territorio, e un doloroso sacrificio imposto a livello comunitario per riequilibrare il rapporto tra i costi e i benefici prodotti dall’impianto in una cornice e prospettiva ben più vasta. Ma il successivo aumento esponenziale del prezzo dello zucchero, salito da 300 a 1000 dollari a tonnellata come denunciato dai vertici di Copagri, impone un necessario e doveroso ripensamento di una politica che rischia di vanificare gli sforzi e i sacrifici dei produttori e affossare definitivamente un comparto da sempre fiore all’occhiello dell’economia meridionale”.
Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali, rilancia “nell’interesse non solo della Capitanata, l’ipotesi di riapertura dell’impianto Sfir, che permetterebbe di calmierare in misura considerevole il prezzo del prodotto oggi sbilanciato dall’eccesso di importazione e di rilanciare l’occupazione in un momento particolarmente critico, sfruttando le enormi potenzialità del principale bacino bieticolo del Mezzogiorno d’Italia”. “Per questo deve partire dal basso un’azione in grado di mobilitare e sensibilizzare le istituzioni fino ai livelli più alti, per indurre i vertici dell’Unione Europea a rivedere la Politica Agricola Comune ed evitare penalizzazioni e disparità tra Stati inaccettabili sia a livello teorico che pratico” sottolinea. “Sostenere la bieticoltura meridionale e nazionale vuol dire sostenere il nostro diritto alla crescita, non alla semplice sopravvivenza: e un rilancio del comparto non può prescindere dalla riapertura di uno stabilimento di assoluta eccellenza” la conclusione di De Leonardis.