Disco rosso per il Foggia a Monza. Dopo un inizio scoppiettante i satanelli si fanno superare dai brianzoli.
Incredibile prova di immaturità del Foggia che, dopo cinque risultati utili consecutivi, quattro vittorie ed un pareggio, inciampa sulla classica buccia di banana e rientra con le pive nel sacco dalla trasferta in terra lombarda. E pensare che per Tomi e compagni tutto sembrava poter filare liscio come l’olio. Sulla falsa riga , infatti, delle ultime partite, gli uomini di Mister Stringara assumevano sin dal fischio d’inizio il comando delle operazioni, sostenuti, per altro, dai circa 1000 tifosi che accompagnavano con canti e cori di incitamento le iniziative dei Satanelli. Il goal del vantaggio segnato da Agodirin, dopo pochi minuti di gioco, non era altro che la logica conseguenza di una condotta di gara finalizzata alla conquista dei tre punti e ad un logico avvicinamento alla zona play-off. La rete segnata sembrava galvanizzare ancor di più la compagine dauna, che andava vicino al raddoppio al diciottesimo circa del primo tempo, allorchè dopo una spettacolare azione iniziata da Venitucci e proseguita da una percussione sulla fascia di Cruz, era ancora Agodirin a trovarsi sui piedi la palla buona per chiudere la partita, ma l’attaccante nigeriano sciupava malamente, permettendo al portiere Castelli di esibirsi in una provvidenziale deviazione. Ancora nel finale di tempo , è capitàn Tomi a scaldare i guantoni del numero uno monzese con un velenoso sinistro dal limite deviato in angolo. Dopo l’intervallo cambia la musica: ai tentativi di Cardin e Venitucci, rispondono i padroni di casa che, all’undicesimo, rimettono in parità il risultato con un rigore, forse troppo generosamente concesso a Colacone, e trasformato imparabilmente per Ginestra, dallo stesso ex attaccante rossonero. Il Foggia prova a scuotersi dal torpore ed a ritornare in possesso della partita : inizia la sarabanda delle sostituzioni per le due squadre che si allungano e, complice la stanchezza, saltano un po’ tutti gli schemi, con alternanza di azioni su entrambi i fronti. La beffa per i rossoneri, dopo una lunga serie di calci d’angolo battuti alla carlona, arriva nei minuti finali della partita allorchè è ancora il “vecchio” Colacone a timbrare il cartellino su assist di Biso. Una vera e propria lezione per i satanelli, oltre che un opportuno bagno d’umiltà, a testimonianza di una cronica mancanza di cinismo del gruppo rossonero, in particolare nei sedici metri finali.
MONZA - FOGGIA 2 – 1
Marcatori: 5’ p.t. Agodirin, 12’ (rig.) e 42’ Colacone.
Monza (4-2-3-1): Castelli 7, Zenoni 6, Bugno 5.5, Prato 5 (12’ s.t. Romano 6), Cattaneo 5.5, Valagussa 5, Nappello 6, Biso 6, Colacone 7, Rosseti 6 (41’ s.t. Anghileri s.v.), Torregrossa 5.5 (23’ s.t. Tiboni 5). A disposizione: Marcandalli, Palumbo, Iacopino, Pandiani. All.: Motta 6.
Foggia (4-3-1-2): Ginestra 6, Traorè 6, Tomi 5.5 (21’ s.t. Toppan 5.5), Cardin 5.5, D’Orsi 6, Gigliotti 5.5, Molina 6,5 Perpetuini 6, Cruz 6 (40’ s.t. Meduri s.v.), Venitucci 6 (21’ s.t. Pompilio s.v.), Agodirin 6. A disposizione: Botticella, Wagner, Cortesi, Lanteri. All.: Stringara 6.
Arbitro: Daniele Bindoni di Venezia 5.
1°Ass.: Damiano Di Iorio di Verbania 5,5.
2°Ass.: Francesco Mosca di Chivasso 5,5.
Note: Giornata fredda, cielo nuvoloso. Terreno in condizioni non ottimali. Spettatori 2.000 circa con buona rappresentanza ospite. Ammoniti: Cattaneo, Torregrossa, Zenoni (M) Perpetuini, Traorè, Gigliotti, Cardin (F). Allontanati al 47’ del s.t. i tecnici Motta e Stringara. Angoli: 9 – 4 per il Foggia. Recuperi: 0’ e 4’.
Umberto della Martora
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