Politica Damone: 'Vendola dispensa ricette per la Nazione mai realizzate in Puglia' 17/11/2011
Damone: "Vendola dispensa ricette per la Nazione mai realizzate in Puglia"
Una nota del consigliere Francesco Damone (La Puglia prima di tutto)
Nella confusione generale della crisi nazionale non poteva mancare l’intervento risolutivo del Presidente Vendola, taumaturgo per ogni stagione e latitudine, per la soluzione del problema italiano.
L’analisi di Vendola ripropone luoghi comuni e scontati. Nel corso di questi anni di governo di centrosinistra ogni cittadino raziocinante ha potuto rendersi conto del grave senso di irresponsabilità manifestato dal governo regionale.
Invece di suggerire ricette ad altri, Vendola avrebbe dovuto guardare in casa propria e comprendere che la drammaticità economica italiana non era molto lontana da quella in cui versa la Puglia. Il governo regionale è andato avanti non curante del contesto storico, continuando a sperperare risorse pubbliche da una parte e dall’altra con una vera e propria macelleria sociale e finanziaria ha tentato di tappare i buchi neri prodotti nel bilancio regionale.
Il presidente Vendola predica bene per l’Italia ma razzola malissimo per la Puglia.
I cittadini che rimangono estasiati dalle sue elucubrazioni filosofiche e culturali, astratte e generiche dimenticano che l’avvento del “Nichi di Terlizzi”, aspirante protagonista nazionale, ha causato l’imposizione di tasse e ticket che oggi ricadono tutte sulla pelle dei pensionati sociali, dei malati gravi e di utenti che sono costretti a convivere con i medicinali.
Vendola ha colpito con le sue scelte, proprio le classi più deboli, le stesse che la politica di sinistra dovrebbe tutelare. Sono lontani i tempi in cui dominava la dottrina sociale della Chiesa Cattolica che ha guidato i governi passati della tanto vituperata Democrazia Cristiana e della mai abbastanza rimpianta Prima Repubblica.
Nonostante le file interminabili agli sportelli dei poliambulatori per conseguire l’esenzione, al momento dell’acquisto dei farmaci e pomate varie, i cittadini sono costretti a pagare le ricette in maniera maggiore che in ogni altra parte d’Italia.
A fronte della cattiva gestione dei servizi ai sofferenti stride sempre più lo sperpero di denaro per “il mattone sanitario”. la Regione Puglia pone mano ai lavori sperperando enormi risorse in ospedali già dismessi o da dismettere, rifacendo e stravolgendo strutture da poco realizzate, abbandonando e chiudendo nosocomi e presidi ospedalieri funzionanti ed efficienti, il tutto senza un piano organico e funzionale e con uno sperpero intollerabile e scellerato.
Vendola non deve fornire ricette a Monti, ma deve rivisitare tutta la sua politica di spese voluttuarie: contenimento delle spese pseudo-culturali dove sono stati collocati una quantità non definita di clienti; viaggi in Italia ed all’estero per accrescere il culto del protagonista; sponsorizzazioni di manifestazioni mirate ad evidenziare la persona del Presidente.
Vendola deve praticare quello che predica, evitando che la Regione continui a razzolare male, esempio negativo di mala-gestione che continua a dissestare le casse, con assoluta mancanza di controllo della qualità e quantità della spesa, nemmeno di fronte all’imperversare delle inchieste giudiziarie che stanno finalmente scoperchiando il sistema di corruzione esistente in questa Regione.
Godere dei benefici e chiamarsi fuori da questo clima imperante di corruttela non è certamente un atteggiamento responsabile