Politica 'Acqua bene comune? Sì, ma non in Puglia' è quanto afferma il consigliere regionale Massimo Cassano 17/10/2011
Cassano: "Acqua bene comune? Sì, ma non in Puglia"
Dichiarazione del consigliere regionale Massimo Cassano, viceapogruppo Pdl in Consiglio regionale.
"I servizi legati alla distribuzione dell'acqua non dovevano essere gratuiti? E invece la Regione Puglia proprio oggi ha approvato un ordine del giorno sulla rimodulazione delle tariffe dell'acqua in base alle fasce di reddito. Un'iniziativa che personalmente condivido e che ripristina un fondamentale percorso di equità, di solidarietà e di giustizia sociale, ma che poco ha a che vedere con quanto predicato da Sel e dal presidente Nichi Vendola al tempo della campagna referendaria sulla liberalizzazione che – stando così le cose -, non ha prodotto alcun vantaggio agli utenti ed ha di fatto bloccato i percorsi di liberalizzazione e privatizzazione che riguardano un po' tutti i servizi. Non solo, in Puglia al danno si aggiunge la beffa con tariffe dell'acqua che ancora prevedono la quota del 7% relativa alla remunerazione del capitale investito, quota che invece i cittadini pugliesi non dovrebbero pagare e che deve essere sostituita dal costo effettivo per l’approvvigionamento delle risorse finanziarie necessarie agli investimenti, secondo un calcolo che tenga conto dei tassi abitualmente praticati sul mercato. A questo punto non sorprende che l'AQP ha chiuso il bilancio con un notevole utile, grazie anche a quelle tariffe applicate, tra le più alte in Italia e con ogni probabilità destinate ulteriormente ad aumentare, alla faccia dell'acqua bene comune".