Politica Trivellazioni alle Tremiti: sen. Carmelo Morra (PdL) condivide decisione della Provincia a costituirsi 'ad adiuvandum' 19/06/2011
Sen. Carmelo Morra (PdL) condivide decisione della Provincia
In relazione alla decisione della Provincia di Foggia di costituirsi ‘ad adiuvandum’ accanto alla Regione Puglia nell’impugnazione del decreto di ‘Via’, rilasciato dal Ministero dell’Ambiente, che autorizza la società ‘Petroceltic’ ad effettuare indagini geosismiche al largo delle Isole Tremiti il Senatore del Popolo della Libertà Carmelo Morra ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La decisione della Provincia di Foggia di costituirsi ‘ad adiuvandum’ accanto alla Regione Puglia nell’impugnazione del decreto di ‘Via’ che autorizza la società ‘Petroceltic’ ad effettuare indagini geosismiche al largo delle Isole Tremiti, rilasciato dal Ministero dell’Ambiente, è la naturale conclusione di un percorso che ha visto le rappresentanze istituzionali della Capitanata unite nella difesa del territorio e nell’opposizione ad una decisione che potrebbe avere effetti devastanti per l’equilibro ambientale di una riserva marina protetta e per l’industria turistica della zona.
Esprimo dunque la mia totale condivisione per la scelta effettuata dalla Giunta provinciale e dal Presidente Antonio Pepe, segnale concreto della volontà di tutelare il territorio e le sue principali vocazioni. Questo passaggio, assieme all’incontro che nei mesi scorsi abbiamo avuto con il Ministro Prestigiacomo, fa giustizia delle strumentalizzazioni politiche cui siamo stati costretti ad assistere e dimostra, al di là di ogni dubbio, l’impegno che gli esponenti del Popolo della Libertà della Capitanata – siano essere parlamentari o amministratori locali – profondono nella battaglia a difesa delle Isole Tremiti e dunque dell’immensa ricchezza naturalistica e turistica della provincia di Foggia.
Con questo atto e con l’attività politica che continueremo a portare avanti intendiamo affermare un principio inderogabile di partecipazione. Perché interventi di così rilevante portata non possono essere stabiliti in assenza di un confronto con le comunità e le istituzioni del territorio. Purtroppo, e lo dico con rammarico, questo elementare esercizio di democrazia nel fatto in specie non c’è stato.
Pertanto è stato doveroso assumere una posizione come quella che l’Amministrazione provinciale ha opportunamente formalizzato nella sua deliberazione. La nostra speranza è che i Ministri Prestigiacomo e Romani, e più in generale il Governo, sappiano cogliere il significato di questa decisione, correggendo la rotta e provvedendo ad una revoca del decreto di ‘Via’”.